La sfida che si è posta è stata quella di trasformare una vasca esistente di corian in un elemento esteticamente adeguato all’ambiente. Si trattava, quindi, di trasformare una ‘tinozza’ bianca in un elemento architettonico esteticamente apprezzabile. Tenendo conto del fatto che era una vasca idromassaggio ormai acquistata.
Oltre a ciò, occorreva tenere in considerazione il peso: l’elemento in corian con il motore e il telaio aveva un peso che si aggirava intorno ai 2 quintali. Una volta riempita d’acqua con una persona all’interno si sarebbe aggiunto un peso ulteriore di 4/5 quintali. Ovviamente molte erano le possibilità di rivestirla con materiali leggeri e semplici, ma la cliente la desiderava in marmo.
Partire da un massello pieno di Rosa Egeo avrebbe significato doverlo scavare e perdere buona parte di materiale nobile, oltre ad avere un peso non indifferente e alla difficoltà di reperimento di un massello sano, senza strappi: partendo da un diametro della vasca di cm 150, sarebbe stato necessario un blocco di marmo di cm 170 x 170, di altezza non inferiore a cm 65/70. Che poi avrebbe dovuto essere scavato internamente fino a lasciare un ‘guscio’ che poi sarebbe stato infilato a mo’ di guanto sulla vasca. Con tutte le difficoltà di movimentazione e con tutti i rischi di rottura.
Oppure, sempre partendo da masselli pieni, sarebbe stato necessario scavare ogni singolo pezzo fino ad arrivare all’assemblaggio conclusivo.
Rimaneva il problema del triangolo posteriore che è sede del motore e dei vari collegamenti idraulici ed elettrici, parte che deve essere sempre accessibile in maniera veloce e semplice.
Il peso però sarebbe stato eccessivo in entrambi i casi.
Ho quindi optato per un approccio progettuale diverso. Il dato di partenza era che, per ottenere un peso finale accettabile, il rivestimento avrebbe dovuto avere uno spessore medio di cm 1,3-1,5. Ragionando e disegnando le sezioni, mi sono reso conto che avrei potuto rivestire la vasca con 13 pezzi di marmo di larghezza cm 32 e spessore cm 2. Lavorando ognuno di questi in curva con la sezione adeguata e assemblandoli avrei ottenuto un rivestimento del peso idoneo. Prima dell’intervento di curvatura dei singoli pezzi li ho supportati con un materiale leggero che facesse da rinforzo e ne permettesse la fattura curvata attraverso l’asportazione di materiale, andando a diminuire il rischio di rottura.
Il cappello rotondo superiore è stato giuntato a 45 gradi con gli elementi verticali in curva, a imitare un marmo pieno.
Successivamente tutti i pezzi sono stati assemblati tra loro e lavorati fino alla lucidatura finale.
Il triangolo posteriore è l’accesso al motore della vasca idromassaggio, consentito da un tappo di marmo asportabile e leggero.
Una soluzione che ha garantito il risultato estetico atteso dalla cliente e il contenimento del peso complessivo richiesto dall’architetto.
È stato come far indossare alla vasca un vestito di marmo leggero.