«La stupidità è un nemico del bene più pericoloso che la malvagità.
Contro il male si può protestare, si può mascherarlo, se necessario ci si può opporre con la forza; il male porta sempre con sé il germe dell’autodissoluzione, mentre lascia, perlomeno, un senso di malessere nell’uomo.
Ma contro la stupidità siamo disarmati. Contro questa non c’è nulla da fare, né con le proteste né con la forza; le ragioni non contano nulla; ai fatti che contraddicono il proprio pregiudizio basta non credere (in casi come questi lo stupido diventa perfino un essere critico), e se i fatti non sono eliminabili basta semplicemente metterli da parte come episodi privi di significato.
In questo, lo stupido, a differenza del malvagio, è completamente in pace con se stesso; anzi, diventa persino pericoloso nella misura in cui, appena provocato, passa all’attacco. Perciò va usata maggior prudenza verso lo stupido che verso il malvagio. Non tenteremo mai più di convincere lo stupido con argomenti motivati: è assurdo e pericoloso.» (Dietrich Bonhoeffer, “Resistenza e resa – Lettere e appunti dal carcere”, Bompiani, 1969)

«Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.»
— Albert Einstein