… o cipollino rosso o africanone o marmo jassense.

È certamente il marmo antico più facilmente riconoscibile all’interno della Basilica di San Vitale (Ravenna): è quello che riveste la parte centrale dei pilastri con quattro lastre a due a due sovrapposte. Lo si trova anche in tessere piccole e grandi nel decoro di tutto il pavimento e lo si può notare anche all’interno della cornice del portone d’ingresso (1).
Sua caratteristica è il passaggio di vene bianche o rosse irregolari tortuose che, su un fondo rossastro, creano disegni assolutamente unici.
Quelli che osserviamo sono ancora i marmi originali, anche se, in uno dei restauri effettuati, ne è stato modificato il disegno. Originariamente le lastre erano accostate in maniera speculare aperta, con un unico asse di simmetria (quello verticale), a spina come nella parte inferiore del VI pilastro, unico esempio rimasto (macchia aperta singola – 2).
Attualmente, invece, in seguito ad alcuni smontaggi e rimontaggi, le lastre sono state segate anche lungo un secondo asse di simmetria (quello orizzontale) e rimontate a mandorla, creando perciò un disegno chiuso (macchia aperta doppia – 3 e 4).

Aprire un ingrandimento della mappa (in una nuova finestra del browser)


(1)


(2)


(3)


(4)