Prometeo aveva un figlio, Deucalione, che aveva sposato Pirra, sua cugina in quanto figlia del fratello di suo padre, Epimèteo. I due giovani sposi si stabilirono a Ftia, ai piedi del Monte Parnaso, dove cercarono di regnare nel bene e sforzandosi di dare la pace ai proprio sudditi. Gli uomini, però, usciti dal mondo primitivo grazie all’illuminazione del fuoco e agli insegnamenti di Prometeo, inziarono a sentirsi al pari degli dèi, trascurando gli obblighi religiosi; i popoli divennero superbi, cattivi e maligni, si armarono gli uni contro gli altri e sulla Terra scoppiarono molte guerre che portarono alla rovina molte città. Zeus, allora, decise di distruggere il genere umano, sommergendolo sotto le acque col Diluvio Universale. Tutti gli uomini morirono, meno due, Pirra e Deucalione, perché Zeus sapeva che quest’utimo era l’unico principe onesto, giusto e religioso, e Pirra l’unica donna savia e virtuosa che esistesse.
Per volere di Zeus, furono messi su una barca e vi navigarono per tutta la durata del Diluvio, pari a nove giorni, fino a quando la barca non approdò sulla vetta del Parnaso, e l’unica coppia umana sopravvissuta al castigo divino poté finalmente scendere e toccare di nuovo terra.
Deucalione e Pirra si ritrovarono di fronte a desolazione e rovine; camminarono fino a una valle dove trovarono un tempio. Lo riconobbero come l’Oracolo di Temi, la dea della giustizia; lo consultarono e ne ebbero questa enigmatica risposta: “Uscite dal tempio e gettate dietro le vostre spalle le ossa della Gran Madre”.
Stettero a lungo a pensare a queste parole, finché, un giorno, Deucalione si illuminò e capì che la Gran Madre era la Terra, e le ossa della questa erano le pietre; così cercarono le pietre più belle, trovarono gemme e onice di ogni colore e forma. Non poteva essere diversamente, perché erano sul Parnaso, il sacro monte sul quale viveva Apollo, dio della bellezza e del piacere, circondato dalle nove Muse.
Le pietre gettate da Deucalione, appena toccarono la terra, diventarono uomini e quelle gettate da Pirra, diventarono donne. Così la Terra si ripopolò di genti diverse sia per colore della pelle che per statura che per il carattere, così come diverse erano le pietre che erano state utilizzate per la loro creazione.

 

LASTRA DI ONICE MIELE

L’Onice Miele è un materiale cristallino pregiato che proviene da cave in Iran, Azerbaigian o Turchia, molto adatto a realizzazioni e design d’interni.
Il colore di fondo è un giallo ocra con sfumature e striature di colore più scuro, che a volte si avvicinano al marrone o all’arancione scuro, particolarità che dà al materiale vivacità e originalità. Le aree dove il colore dell’Onice Miele è più chiaro sono traslucenti, e creano bellissimi effetti di luce e ombra quando viene applicata una retroilluminazione.

 

LASTRA DI AGATA GRIGIA

LASTRA DI LEGNO NERO PIETRIFICATO

Le gemme sono minerali che si differenziano per rarità, trasparenza, colore e brillantezza. Utilizzate per la produzione di ornamenti e gioielli, la loro unicità è legata all’aspetto estetico e alle proprietà ottiche. Gemme come il quarzo, l’ametista, l’agata, l’occhio di tigre, l’ematite, il diaspro nelle diverse varianti di colore vengono lavorate e assemblate per creare lastre di grandi dimensioni.