Anni fa, un vecchio scalpellino raccontò questa storia quando gli fecero notare che il Travertino era tutto pieno di buchi.
«Un giorno, girovagando, mi rifugiai in un vecchio bar di paese e, all’interno, in un angolo appartato, vidi un vecchietto che alzò un bicchiere di vino per salutarmi, cercando forse compagnia. Mi sedetti con lui sorridendo e cominciammo a parlare del suo passato di cavatore, degli incidenti di quando facevano brillare le mine e dei morti per le esplosioni difettose. Una delle solite storie di vita dura, fatta di privazioni, fatica e senza un tornaconto giusto, neanche dopo la misera pensione.
Poi, cominciò a raccontarmi una strana storia: un dì, un cavatore di Travertino, tornando a casa, vide un bottegaio, tranquillo, grasso e pasciuto, dietro il proprio banco e pensò: ”Che bellezza essere bottegaio!” All’improvviso udì una voce innaturale che gli disse: ”Tu sarai bottegaio“. Così lo diventò e, in poco tempo, ingrassò assumendo forma liscia e pasciuta.
Il lavoro andava benissimo e gli avanzava anche il tempo di stare sull’uscio del negozio a osservare i passanti. Un giorno vide un cardinale passare in carrozza. ”Che bellezza essere cardinale!”, sospirò. E la voce nell’aria lo persuase: ”Tu sarai cardinale “. Vestito con l’abito purpureo cominciò a girare il mondo agli ordini del Papa e, pur essendo soddisfatto del suo incarico, non poté fare a meno di pensare: ”Che bellezza essere Papa!” E, ancora una volta, la voce nell’aria, squillante: ”Tu sarai Papa”. Quando usciva dalla residenza estiva di Castelgandolfo, il nuovo Papa si sentiva aggredito dai cocenti raggi del sole. Fu costretto a farsi seguire dal Segretario Vaticano con un ombrellino per difendersene e, quindi, pensò: ”Che bellezza essere il sole!” E la voce, tuonante: ”Tu sarai il sole“. Splendente, tutto d’oro, circondato da raggi cocenti, viveva in mezzo al cielo, ma un giorno una nuvola di passaggio l’oscurò. ”La nuvola è più potente di me”, e pensò: ”Che bellezza essere nuvola!” E la voce nell’ aria sussurrò: ”Tu sarai nuvola“. Diventato nuvola, galleggiava beatamente nel cielo, quando un vento impetuoso lo ridusse a brandelli. Ancora una volta pensò: ”Il vento è più forte della nuvola. Che bellezza essere il vento!” E la voce sibilante: ”Tu sarai il vento.“ Diventato vento, si scatenò sconvolgendo il mare, sradicando alberi, scompigliando gli esseri umani, ma si fermò su di una montagna che rimase impassibile e indifferente. Questa era più forte del vento. ”Che bellezza essere montagna!”. E la voce, cupamente: ”Tu sarai montagna“. Trasformato in montagna, fermo e imponente se ne stava impassibile a dominare il paesaggio, ma un giorno sentì alle sue pendici un picchiettio insistente. La montagna stette in ascolto, i colpi ritmici diventarono regolari. Guardò con attenzione e cosa vide? Vide un cavatore che batteva la roccia sgretolandola, la pietra si rompeva e i massi si staccavano dai fianchi. Allora si ricordò di quando era stato cavatore ed esclamò con rammarico: ”Il più forte ero io e non lo sapevo”.
Guardai il vecchio allibito, stupito da tanta saggezza, alzai il bicchiere, lo stesso fece lui ed esplodemmo all’unisono in una sonora risata, lasciando perplesso il barista.»

 

LASTRA DI TRAVERTINO GRIGIO

Questo particolare tipo di Travertino dal colore grigio argento ha una duplice provenienza: lo si può trovare sia in Italia che in Iran. Il fondo presenta una tonalità di grigio molto chiara, attraversato da venature bianche, caratteristiche di questa tipologia di materiale.
Come tutti i Travertini, presenta le caratteristiche vacuità (buchi) dovute all’evaporazione dei gas rimasti imprigionati nel materiale durante la sua formazione. Il Travertino Grigio proveniente dall’Iran ha un sorprendente colore marrone che può variare sui toni del grigio. Questo materiale è utilizzato nelle ambientazioni con design moderno e spesso abbinato ad acciaio e cemento.

LASTRA DI TRAVERTINO ROMANO CLASSICO

È uno dei materiali più noti. Lo si cava in Italia, nella zona di Tivoli, e lo si usa fin dall’antichità. I Romani lo impiegarono massicciamente in tutte le loro costruzioni: ponti, acquedotti, palazzi. Nell’età imperiale venne usato per il Colosseo e per la Villa Adriana, per fare solo due esempi. Nei secoli successivi entrò come protagonista in ogni costruzione della città al punto di prendere il nome di Travertino Romano, così come Roma venne definita Città di Travertino. Basti citare il colonnato di Piazza San Pietro e la Basilica stessa, le fontane di Piazza Navona e quella di Trevi.
La sua caratteristica principale e la struttura alveolare, cioè a buchi dovuti alla risalita in superficie di bolle di gas formatesi per la decomposizione di organismi rimasti intrappolati.

LASTRA DI TRAVERTINO NAVONA

Il Travertino Navona è un Travertino italiano dalla consistenza naturale, molto chiaro e delicato. Si presenta come un materiale uniforme. Il colore dominante è il crema molto chiaro, quasi bianco latte, con lievi sfumature più chiare che fanno risaltare le invisibili striature. Certamente uno dei Travertini più pregiati. Generalmente presenta vacuità molto piccole e una struttura abbastanza chiusa.

LASTRA DI TRAVERTINO LEGNO

Particolare vena del Travertino Rosso persiano: alcuni blocchi particolarmente stonalizzati vengono tagliati contro vena per avere una tonalità particolare e unica. Può variare dal rosso tenue al rosso più intenso con venature più chiare o, talvolta, bianche. Sicuramente risulta un materiale molto accattivante ed elegante, capace di offrire una colorazione naturale molto vivace ed esclusiva.