MARMO.
La parola marmo deriva da un verbo greco che significa splendere, brillare, da cui, per estensione, il significato di pietra splendente, lucida.
Il marmo si forma da rocce sedimentarie (come il calcare o la dolomia) attraverso un processo metamorfico che provoca una completa ricristallizzazione del carbonato di calcio di cui queste sono in prevalenza composte. L’azione combinata di temperatura e pressione durante questa trasformazione porta alla progressiva scomparsa della struttura precedente, con la conseguente distruzione di qualsiasi fossile, stratificazione o altro sedimento presente nella roccia originaria.
Il colore del marmo dipende dalla presenza di impurità minerali nella roccia sedimentaria di partenza, impurità come argilla, limo, sabbia, ossidi di ferro, selce. I marmi bianchi, invece, sono l’esito del medesimo processo ma con partenza da rocce sedimentarie prive di impurità.